CAROLINE WALKER

Video Interview with Caroline Walker by Nicola Malnato e Carlotta Loverini

E’ come vedere attraverso un vetro, è un tipo di tecnica che raggiunge le zone scure, in maniera molto più fluida, specialmente nelle aree in cui vi è un riflesso.

CW: I personaggi femminili dei miei lavori, interpretano sempre ruoli diversi e così in queste case, a volte sono le amanti, a volte le padrone di casa, altre le domestiche o le modelle. Diverse personalità che si confondono tra loro così da noi rientrare in nessun tipico archetipo della donna.  JN: Parliamo della tua tecnica, di come crei i tuoi lavori… CW: Inizio sempre realizzando un grande numero di bozzetti prima di dipingere e utilizzo la fotografia ma soprattutto disegni per allontanarmi dall’espressione fotografica e iniziare ad avvicinarmi al linguaggio della pittura, pensando a cosa può fare la pittura rispetto alla fotografia.Lavoro con molta precisione attraverso l’acrilico e poi con il colore ad olio per dare luminosità e risaltare le aree più chiare. E’ come vedere attraverso un vetro, è un tipo di tecnica che raggiunge le zone scure, in maniera molto più fluida, specialmente nelle aree in cui vi è un riflesso.Penso che riguardi quello che la pittura può fare e nessun altro media può, ed è ciò che mi piace di più: i miei quadri preferiti  usano il linguaggio del realismo, ma ti avvolgono in una maniera che fa pensare alla loro realtà in modo diverso. E’ come prendere qualcosa che noi diamo per scontato e farlo vedere alle persone da un altro punto di vista.La pittura, è uno strumento essenziale per fare questo. Ha una materialità che non riguarda solo l’immagine che stai guardando, è a proposito di come sia stata realizzata, riguarda ciò che rappresenta e anche te stesso.