AD PONDUS OMNIUM

novembre 2010

HUGO WILSON

AD PONDUS OMNIUM

ProjectB presenta la prima personale in Italia del giovane artista inglese, Hugo Wilson.

La sua ricerca artistica si muove attorno a temi scientifici che non possono prescindere da domande etico-filosofiche e religiose, come l’evoluzione biologica, le manipolazioni genetiche e il rapporto di forza innescato con l’uomo.

Le opere svelano quindi un’indagine sull’autonomia dei sistemi auto-organizzati esistenti in natura - sia biologici che umani - nonché sulla rilevanza, utilità e validità degli stessi.

Fulcro della mostra è Self Feeder, dove un cuore di cervo sottoposto a un processo di fusione per corrosione (attraverso cui sono rivelate le vene), esagerandone la caratteristica di sistema chiuso propria di ogni  apparato circolatorio, crea un effetto paralizzante.

La primordiale relazione tra Uomo, Natura e Divino si manifesta attraverso l'esame dell’intervento che l'uomo compie sulla Natura. Può l’uomo modificare l’ordine preesistente che la crea e la regola?

La rielaborazione del dipinto Agnus Dei di Zurbarán, dove l'Agnello di Dio è sostituito dal Dodo (l'esempio più cliché di estinzione forzata), porta a chiedersi chi o cosa disciplina tali sistemi; mentre il Glittodonte e l'Armadillo, minuziose opere a carboncino, vogliono essere una celebrazione della diversità e della complessità raggiunta dall'evoluzione biologica.

Il reale bisogno umano di dominare si impone non solo in natura bensì anche in una dimensione più sacra: in mostra cianografie di siti sacri mostrano come gli stessi nei secoli abbiano cambiato nome con l’avvicendarsi di civiltà dominanti.

Eppure, si domanda Wilson, esistono ancora sistemi emergenti liberi dalla mano dell’uomo? Le opere raffiguranti piante velenose, dipinte con il loro antidoto che cresce in natura in altre piante presenti a pochi metri di distanza le une dalle altre, potrebbero suggerire un ordine superiore.