MITRA TABRIZIAN

febbraio 2011

MITRA TABRIZIAN

MITRA TABRIZIAN

ProjectB presenta la prima mostra personale in Italia di Mitra Tabrizian.

Nata a Teheran, Iran, vive e lavora a Londra, il lavoro di Mitra Tabrizian è interessato a quello che potremmo chiamare la 'crisi della cultura contemporanea'; dal recente crollo finanziario in Occidente, alle realtà instabili della vita nell’Iran post-rivoluzionario in Oriente.

La mostra di Milano comprende fotografie che rappresentano la ricerca artistica di Mitra Tabrizian dal 2000 fino ad oggi. Combinando tecniche documentaristiche a quelle cinematografiche, e spesso concentrandosi sulla gente comune, realizza, meticolosamente, tableaux fotografici densi di narrazione.

La serie Border 2005 -2006 si concentra sugli iraniani in esilio, con lo scopo di riprodurre la sensazione di apolidia di vivere 'tra': a prima vista sembra che le fotografie siano state scattate in Iran, quando in realtà siamo in Inghilterra.

Teheran 2006, svela la realtà della vita quotidiana e ordinaria in tempi straordinari. Tutti i personaggi interpretano se stessi: la folla è un misto di persone che lottano e vivono ai margini, un tassista, un operaio, un muratore, un addetto alle pulizie, un sarto, un cameriere, ecc.

La serie Beyond the Limits, 2000- 2001 (che è anche il titolo della prima monografia su Mitra Tabrizian pubblicata nel 2004) è una messa in scena di un disastro imminente in cui viene smascherata una società apparentemente perfetta per rivelare l'ansia dietro l'illusione, e la violenza della sopravvivenza all'interno della cultura corporativa.

Scattata presso la sede di JP Morgan e raffigurante banchieri, City, London 2008 allude alla attuale crisi economica. - immagine scelta per la copertina del catalogo della grande mostra, "21st Century: Arte nel primo decennio" presso la Queensland Art Gallery / Galleria d'Arte Moderna, Australia. Mentre in Silent Majority 2001 - 2002, uno scatto da candid camera alla stazione di Canary Wharf nella City di Londra, senza che nessuno se ne accorgesse, tutti troppo coinvolti nel ritmo della vita moderna!