Gli artisti inglesi, noti come Fratelli Chapman, lavorano insieme dal 1992, anno in cui si sono diplomati presso il Royal College of Art di Londra.
I fratelli Chapman si esprimono con forme artistiche diverse: disegno, acquaforte, pittura, scultura e con installazioni a grandezza naturale. Attraverso il versatile e virtuosistico utilizzo di medium differenti e riferimenti alla storia dell’arte, i loro lavori descrivono un universo di tortura, violenza, orrore, sesso e manipolazione genetica. Un mondo in cui lo spettatore diventa un voyeur che assiste pietrificato a uno scenario che si fa beffe di qualsiasi accenno di sentimentalismo e fa capire che, sì, è possibile estetizzare l'orrore.
In occasione della mostra a Milano presentano UNHAPPY FEET.
Un plastico tridimensionale che sconvolge l’ordine delle memorie percettive dell’infanzia e che vuole essere un'allegoria della sofferenza e del male.
Gli artisti hanno creato un mondo parallelo, in cui i pinguini sono i nazisti e i teneri orsi polari le vittime. Immaginate che il mondo venga ricoperto dai ghiacci: in questo ambiente glaciale sopravvivono solo animali. I pinguini devono abbandonare il Polo Sud per attraversare il mondo, divorando tutto ciò che trovano. La loro destinazione finale? Il Polo Nord, dove attaccano brutalmente balene, trichechi e orsi polari.
La mostra include altri lavori : acqueforti, pannelli, sculture e un tappeto con Ronald McDonald. Le opere ripercorrono il periodo dal 1997, anno della mostra Sensation a Londra, in occasione della quale presentarono per la prima volta i loro manichini tridimensionali - come Great Deeds Against the Dead, Zygotic Acceleration, Biogenetic, De-Sublimated Libidinal Model –, fino ad oggi.